ARCH. FRANCESCA ROMANA PAGLIANO

Una serie di incontri da me tenuti per confrontare fra loro due importanti tematiche  

“Storia & Architettura si incontrano” è un ciclo di conferenze da me tenuto ed organizzato che vuole rappresentare un momento di incontro e di riflessione su come queste due discipline possano interagire fra loro in relazione ai grandi temi della Storia; che siano essi rivolti ad un passato remoto, piuttosto che ad un periodo più recente e contemporaneo. 
In particolar modo, si vogliono esaminare non solo il modo di vivere ed abitare l’Architettura dell’epoca in raffronto con quello di oggi, ma anche come la visione di alcuni architetti hanno rivisitato la concezione di "fruibilità” degli spazi in chiave moderna con accezione passata.
Tali conferenze vengono indirizzate sia a studiosi che ad appassionati, presso istituzioni scolastiche e circoli privati, soprattutto, durante i primi mesi dell'anno in occasione della Giornata della Memoria per celebrare l’evento in maniera differente dal solito.

 

 
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A
lcune delle tematiche da me affrontate coinvolgono il periodo delle due Guerre Mondiali.
Un esempio di Architettura che colpisce molto per il significato storico intrinseco, nonché per il suo alto valore simbolico, è il caso della “Keret House” a Varsavia - per opera dell'Architetto J. Szczesny. Questa minuscola abitazione sita in un intercluso urbano, si articola in soli 14 mq, distribuiti su tre livelli fuori terra, e ben rappresenta cosa significa risiedere in ambienti di costrizione.
Nel messaggio del progettista è insito il concetto di “ritorno alla vita” per le generazioni che si sono succedute alla Guerra, in particolar modo in quei Paesi europei - come la Polonia - dove vi è stato il più alto tasso di antisemitismo. 
Pertanto, in questo tipo di intervento, Storia e Architettura si incontrano per osservare la terribile pagina della Shoah da un altro punto di vista rispetto a quello cui siamo abituati noi tutti, ed analizzarlo secondo il duplice sguardo di un testimone e di un architetto.

 

 
 

rpa_(H_600_px)Tra le altre questioni di notevole interesse nel corso di questi seminari dedicati ad una frazione della Storia del XX secolo, vi è il tema dell’eredità del Patrimonio Civile di Guerra sotterraneo, costituito dai ricoveri di protezione antiaerea tutt’oggi esistenti e dispersi su tutto il territorio italiano. Essi svolsero, all'epoca, un ruolo preponderante per l’intera nazione ed alcuni di questi - negli anni - sono poi stati restaurati, resi fruibili e riconvertiti per lo più a luoghi della memoria inseriti in contesti museali.

Questi siti sono stati esaminati singolarmente, in quanto potrebbero costituire l’elemento di partenza per identificare un sistema integrato di beni culturali diffuso e capillare, e grazie ai quali rievocare il periodo del conflitto attraverso attività funzionali legate al tema in questione.

Sono stati altresì condotti studi al riguardo, volti alla valorizzazione e rifunzionalizzazione dei ricoveri non solamente sulla base del progetto di un percorso museale. Pertanto, il lavoro consta anche di una parte di approfondimento progettuale con l’intento di valorizzare questi luoghi, ripristinandoli e ristrutturandoli alla stregua di altre aree dismesse che si trovano a cielo aperto.
   

 

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Grazie alla commistione di queste due differenti discipline, il focus delle conferenze da me tenute è rivolto dunque a quelle particolari  Architetture di interesse storico, concepite con modalità differenti da oggi, al fine di consentire una migliore conoscenza interpersonale  e  di studio, nonché ad accrescere una maggiore sensibilità all’utenza interessata.